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martedì 25 ottobre 2016

Muffin zucca e cioccolato

Si sta per avvicinare Halloween così ho pensato di lasciarvi una ricettina tratta dal mio libro "Pasticceria naturale ", Red! Il Castello Editore.



I muffin alla zucca e cioccolato sono adatti anche ai bambini perchè non hanno un sapore particolarmente forte di zucca, anzi quest'ultima dona molta morbidezza.



Se desiderate altre informazioni sul libro http://www.naturalbios.it/eshop.html

Come molti di voi sapranno, ho temporaneamente sospeso i corsi di cucina perchè mi sto dedicando allo studio e approfondimento di argomenti nuovi per offrirvi sempre nuovi servizi, nozioni scientifiche e attività! 
Spero presto di darvi qualche informazione in più!
Buon Halloween!

lunedì 21 settembre 2015

Tortine alle prugne

Quest'anno l'estate si fà attendere. Sono più i giorni di pioggia e freddo che quelli di caldo afoso. Solitamente in estate utilizzo pochissimo il forno per le preparazioni dolci e salate, ma con questo clima mi capita spesso di avere più voglia di torte e biscotti che di gelati e semifreddi...Ecco allora la ricetta di queste tortine molto carine da presentare come merenda a grandi (magari con un bicchiere di tè freddo) e piccini (insieme ad un bicchiere di latte di mandorla fresco). Se non avete uno stampo per tortine, potete anche realizzare un'unica torta. Come dolcificante ho usato la frutta: la banana e il succo concentrato di mela. Quest'ultimo non lo utilizzo spesso perchè credo che per quanto di origine naturale perchè derivante dalla frutta, essendo concentrato, si discosta un po' dal prodotto originario, creando sicuramente più impatto glicemico che non una o più mele. Detto queto vorrei far notare la differenza del succo concentrato di mela con un altro prodotto nuovo, uscito sul mercato recentemente, il "Dolcedì" http://www.rigonidiasiago.com/dolcedi/ chiamato zucchero di mela. Qual è la dufferenza?Sicuramente la concentrazione e la lavorazione. Notate il colore?Il prodotto della Rigoni è trasparente...ma se ci pensate bene il succo di mela non ha certamente questo colore...è stato quindi molto raffinato e concentrato per ottenere uno sciroppo molto dolce e trasparente. Ne vale la pena?E' da considerarsi un prodotto così naturale?Non credo...

TORTINE ALLE PRUGNE
Ingredienti per 8 tortine o 1 torta
200 g di farina integrale di farro
150 ml di succo di mela concentrato (io ho usato questo
100 g di banana (pesata sbucciata)
200 ml di yogurt intero(di soia per versione vegan)
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 bustina di lievito naturale per dolci
un pizzico di sale
prugne

Frullare la banana con il succo di mela, lo yogurt e l'olio. A parte setacciare la farina con il lievito. Versare i liquidi sulla farina, mescoalre, aggiungere un pizzico di sale e amalgamare tutto. Versare negli stampini oliati e infarinati. Su ognuno disporre mezza prugna. Infornare a 180°C per 45 minuti circa.


martedì 14 luglio 2015

Nana ice cream


Ecco il mio pranzo veloce e fresco di oggi: "nana ice cream", cioè il gelato alla banana da realizzare in modo semplice senza gelatiera. Un gelato senza latticini, senza glutine, senza uova e senza soia, vegan cosa volete di più? ;-)
Niente di nuovo: base di banana congelata a fettine e poi frullata con una crema di frutta secca o latte vegetale o altro...Ne esistono mille varianti. 
Io ne ho provate diverse e una di quelle che mi piace di più è quella alla nocciola e cacao perchè viene coperto abbastanza il gusto della banana. 
Partite da questa base per crearne altre secondo i vostri gusti.
Qui una variante della ricetta tratta dal mio ultimo libro "Pasticceria naturale", Red!

Ingredienti per 4 persone:
500 g di banane mature (pesate senza buccia)
120 g di pasta pura di nocciole 100%
60 g di sciroppo d’agave
30 g di cacao amaro
  
Sbucciate e tagliate le banane a rondelle di circa mezzo centimetro di spessore. Mettetele in freezer per almeno una notte. Estraete le banane dal freezer e frullatele insieme allo sciroppo d’agave e alla pasta di nocciole e al cacao con un frullatore potente. Servite subito.

Se non lo avete ancora provato, fatelo! Vedrete che vi sorprenderà e non farete più a meno delle banane nel vostro freezer :-)

giovedì 28 maggio 2015

Natural Delight: dolcificante 100% naturale, integrale, italiano e a basso carico glicemico!


Eccomi qui finalmente a parlarvi di una miscela per dolcificare che ho ideato e utilizzato negli ultimi tempi, di cui troverete ricetta e spiegazione nel nuovo libro "Pasticceria naturale"
Ma cominciamo dall'inizio. 
Tutto è nato un po' di tempo fa, parlando con una signora che stava seguendo uno dei miei corsi.  Spiegavo che la scelta più naturale per dolcificare sarebbe quella di utilizzare la frutta, fresca ed essiccata. Lei da brava alunna, tornò a casa e si applicò...all'incontro successivo mi disse di aver pensato di tenere in un barattolo già un mix casuale di frutta disidratata con un po' di zucchero di canna, da prelevare per la preparazione delle torte, in modo da essere incentivata ad usare meno zucchero e a sostituirlo con la frutta. Mi domandai: perchè non ci ho pensato prima?!? Con l'esperienza acquisita, ormai da alcuni anni, nel preparare dolci dolcificati spesso solo con la frutta, ho iniziato a studiare un formato che fosse bilanciato dal punto di vista del gusto (sapete, tutta la frutta disidratata è dolce ma alcuni frutti hanno un retrogusto spiccato e percepibile: ad esempio l'uvetta, secondo me, dopo la cottura dà acidità al prodotto finale) ma allo stesso tempo facile e veloce da preparare e conservare. Dopo un po' di esperimenti e tentativi sono riuscita a trovare un equilibrio che a mio avviso soddisfa entrambe le cose e in più, udite udite, è ricco di fibre, minerali e ha anche basso carico glicemico. Cosa volete di più?
Qui si apre un capitolo interessante, soprattutto per alcune persone che devono necessariamente, a causa di alcune patologie, fare un'alimentazione a basso carico glicemico, ma farebbe bene a tutti non avere sbalzi improvvisi di glicemia, cosa che ovviamente un dolce crea e che quindi in ogni caso non può essere un'abitudine ma un premio, una coccola che ci si fa nel mezzo di una sana e corretta alimentazione.

Vediamo un po' meglio alcune definizioni.
La glicemia è il valore di zuccheri nel sangue: aumenta quando si introducono carboidrati attraverso l’alimentazione, siano essi semplici o complessi. L’indice glicemico (IG) è una valutazione di come vengono assorbiti gli zuccheri (carboidrati) contenuti nei differenti alimenti verificando l’andamento dei livelli ematici del glucosio (glicemia). Il glucosio, assunto da solo, per convenzione ha un indice glicemico pari a 100 che fa da riferimento per gli altri alimenti. Gli indici glicemici dei vari alimenti vengono stabiliti in base all’andamento della glicemia dopo la loro assunzione. Maggiore è la velocità con cui si alza la glicemia, più alto è il valore dell’indice glicemico.
Ma non è tutto così semplice... infatti bisogna considerare anche il carico glicemico (CG) degli alimenti, che tiene conto anche del concreto quantitativo di carboidrati presenti in un cibo e che quindi vengono effettivamente ingeriti. Per esempio pur avendo lo stesso indice glicemico, le albicocche non sono come gli spaghetti!
La formula per il calcolo del carico glicemico è la seguente:
carico glicemico = (indice glicemico x g carboidrati) / 100

Se l’aumento della glicemia è rapido, come avviene nel caso degli alimenti ad alto carico glicemico, il nostro organismo risponderà mandando in circolo una elevata quantità di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che controlla l’utilizzazione degli zuccheri e abbassa la quantità di glucosio in circolo.
Cattive abitudini alimentari e uno stile di vita sedentario portano a lungo andare a sviluppare insultino-resistenza, correlata a diverse patologie, non solo diabete ma anche obesità, sindrome metabolica, dislipidemie con elevati livelli di colesterolo Ldl e trigliceridi, tumori, ma anche più banalmente acne, ovaio micropolicistico, stanchezza...
Alla luce di quanto detto, può essere un ottimo suggerimento quello di scegliere sempre dolci con pochi zuccheri e una discreta quantità di fibre, proteine e grassi che modulino l’innalzamento della glicemia e la secrezione di insulina. I dolci prevalentemente composti da zuccheri semplici andrebbero invece consumati esclusivamente dopo un pasto equilibrato, a base di cereali integrali, verdure e legumi.

Qualcuno potrebbe domandarsi se dolcificare con il fruttosio in polvere che si trova in commercio, sia la stessa cosa. Assolutamente no.
A differenza del fruttosio concentrato e raffinato in polvere che si trova in commercio, estratto dal mais e scientificamente provato causare insulinoresistenza (cioè indurre una scarsa sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina) in misura maggiore dello zucchero, questa miscela è composta di frutta (disidratata) ma anche fibra, grassi e altre sostanze che ne modulano l'assorbimento.

Nel libro "Pasticceria naturale" troverete la ricetta di questo prodotto, che ho chiamato Natural Delight,  per realizzarlo in pochissimi minuti e alcune ricette per utilizzarlo come esempio, perchè poi lo potrete sostituire allo zucchero nella preparazione delle vostre torte/biscotti. 
Voglio ringraziare la dott.ssa Arianna Rossoni, dietista, la quale, come sempre, si è resa molto disponibile a darmi il suo parere sul carico glicemico di alcune ricette, essendo lei molto esperta in diete di questo tipo. Lei giustamente ha voluto sottolineare, e concordo, che in una dieta a basso carico glicemico il dolce comunque deve essere un'eccezione, occasionalmente potrete provare quindi queste ricette o adattarne di vostre, (sostituendo Natural Delight allo zucchero,anche quello di cocco, di cui ho parlato nel libro). Se invece non avete particolari problemi, potreste abituarvi ad utilizzare Natural Delight per dolcificare in modo veramente naturale!

Ci tengo a ricordare che non è solo il dolcificante utilizzato a determinare il carico glicemico della ricetta finale ma il complesso degli ingredienti che compongono il dolce. Non basta quindi usare un dolcificante a basso carico glicemico per dire che una torta lo sia automaticamente, ma bisogna rispettare tutte le regole già ricordate: utilizzare niente o poca farina e possibilmente integrale, poco dolcificante, tante proteine e soprattutto tanti grassi salutari. Inoltre non si può pensare di sostituire sempre lo zucchero di canna con Natural Delight a causa del fatto che non si scioglie, ma può essere davvero utile in molte altre ricette.

In definitiva è uno strumento in più, soprattutto per chi vuole creare dei dolci naturali con la frutta e non ha molta esperienza per farlo in modo da ottenere un risultato gradevole.

Allora cosa aspettate, andate a scoprire la ricetta e diffondetela! Unica cosa che vi chiedo, se la riportate in blog, siti e/o pubblicazioni, citate la fonte.



Mi raccomando fatemi sapere le vostre opinioni!


mercoledì 27 maggio 2015

Nuova edizione "Pasticceria naturale", Red!



Con gioia vi annuncio che è uscito il mio ultimo libro, la nuova edizione, completamente aggionata della pasticceria naturale.
Tutta l'introduzione è stata riscritta alla luce delle attuali evidenze scientifiche, il numero di ricette è stato ampliato (in totale 77) e catalogato in base agli allergeni (glutine, soia, latticini...); alcune ricette sono prese dalla prima edizione, mentre molte sono nuove. Troverete molte ricette senza glutine, altre vegane, altre a basso carico glicemico.
Questo libro vuole essere un percorso per chi si accosta alla pasticceria naturale, consapevole che se siamo golosi e non riusciamo a rinunciare al dolce, è meglio imparare a realizzarlo con le proprie mani, con pochi ingredienti di qualità e scelti in base alle esigenze personali. Non esiste una ricetta perfetta e adatta a tutti: per il celiaco sarà indicato un dolce gluten free, per un diabetico uno a bassa carico glicemico, per un vegano uno senza derivati animali. Troverete ricette adatti a tutti, semplici, buone e provate da me con grandi successi :-)

Per acquistare il libro potete recarvi in tutte le migliori librerie d'Italia, on line oppure ordinarlo direttamente a me: 

"Perché rinunciare ai dolci che sono il sale della vita? Ci sono tanti buoni motivi per contenere il consumo eccessivo di zuccheri semplici che ci viene più o meno subdolamente imposto dalla "moderna" alimentazione, ma è importante trovare un consapevole equilibrio che ci permetta di godere di questi piccoli piaceri.
Bisogna imparare a conoscere gli ingredienti e a distinguere le loro proprietà dai loro difetti, a sfruttarne le caratteristiche per combinarli al meglio.
Questo libro vi guida in un percorso verso la naturalità, proponendovi ricette che abitueranno gradualmente il vostro gusto ad apprezzare sapori meno dolci e più naturali, arrivando a preparazioni che usano solo la frutta come dolcificante.
Troverete anche la ricetta per realizzare facilmente un dolcificante 100% naturale, integrale, italiano e a basso carico glicemico.
Le ricette potranno essere di volta in volta adatte ai celiaci, vegane, senza latticini, senza uova o a basso carico glicemico, ma in ogni caso sperimentate e preparate con la massima cura dall'autrice per ottenere dolci strepitosi e sempre gratificanti. "



Qui potete trovare un estratto del libro:
http://www.naturalbios.it/doc/pasticcerianaturale2_preview.pdf

sabato 9 maggio 2015

Torta tenerina vegan e gluten free

Domani si festeggia la festa della mamma. Cosa c'è di più buono di un golosissimo dolce cioccolatoso per festeggiare?Correte a fare la spesa!



Per chi non conoscesse la batata, ecco qualche informazione: originaria dell’America del Sud, contiene tantissime fibre, vitamine A e C (e in minore quantità B ed E), proteine, potassio, magnesio, ferro e calcio. E' inoltre ricca di flavonoidi e antociani e ha un grande potere antiossidante e anti-aging. Il Cajapo, una sostanza contenuta nella buccia (che in questa ricetta non ho usato), mangiato crudo ha un effetto riducente la glicemia basale e del colesterolo.



TORTA TENERINA
Ingredienti
400 g di batata (patate dolci rosse)
180 g di zucchero di canna integrale Dulcita (Altromercato)
160 g di latte di cocco (io al 75% ma dovrebbe andare bene anche al 50% che si trova più facilmente)
150 g di olio extravergine d'oliva DELICATO
120 g di farina di riso
50 g di cacao amaro
16 g di lievito naturale per dolci

Preparazione
Lavate e sbucciate la batata. Tagliatela a cubetti grossi e cucinatela in pentola a pressione con un velo sottilissimo di acqua, giusto per non farla attaccare. Lasciate cuocere 15 min dal fischio. Lasciate raffreddare poi frullate finemente con un mixer ad immersione.
A parte miscelate e montate con le fruste elettriche, l'olio, lo zucchero e il latte di cocco. Aggiungete la farina di riso, il cacao e il lievito setacciati. Infine mescolate anche la batata cotta e frullata.
Versate in uno stampo di 28 cm di diametro e infornate a 200° C. Abbassate a 180° C e cucinate per circa 30 minuti. Lasciate raffreddare 15 minuti in forno. Estraete la teglia e lasciate raffreddare completamente. Servite con una spolverata di zucchero a velo o panna di cocco.

Non è di certo una torta light :-) ma è buonissima e per la festa della mamma si può fare... :-) Inoltre è senza glutine (acquistate un lievito gluten free), e anche vegan!
Buona festa della mamma!





venerdì 20 febbraio 2015

Frittelle all'uvetta

    Anche quest'anno è arrivato Carnevale e le frittelle all'uvetta non potevano mancare!
   Prima di passare alla ricetta vi consiglio di dare una spolveratina all'articolo sulle regole per  fare un buon fritto: http://naturalbiosblog.blogspot.it/2013/02/le-regole-per-un-fritto-buono-e-sano.html




Ecco la ricetta per circa 60 frittelle circa:

200 g di farina di tipo 0 di grano tenero
100 g di semolino
100 g di farina integrale di grano tenero
100 g di zucchero integrale di canna
100 g di yogurtdi soia
200 g di uvetta
250 ml di latte di soia
1 bustina di lievito naturale per dolci 
sale marino integrale
olio extravergine d'oliva delicato per friggere
zucchero a velo di canna per decorare
  
Ammollate l'uvetta in acqua tiepida. In una terrina unite le farine setacciate e il lievito. A parte mescolate lo yogurt con lo zucchero di canna e il latte e incorporateli agli ingredienti secchi. Aggiungete un pizzico di sale. Mescolate facendo attenzione a non formare grumi. Unite l'uvetta scolata e lasciate riposare per almeno 30 minuti in frigorifero, meglio 1 ora.
Passato questo tempo potete friggere in abbondante olio extravergine d'oliva: formate con la pastella cucchiaiate non troppo grandi perché in fase cottura le frittelle crescono di misura.

Buon Carnevale!

sabato 21 giugno 2014

Torta cioccolato e albicocche




Avevo in casa un po' di cioccolato da consumare prima dell'arrivo del caldo e dell'estate.
Ho provato a realizzare questa torta al cioccolato senza farina, gluten free, adatta quindi anche a celiaci.
Ricorda lontanamente una sacher :-) A noi è piaciuta, fatemi sapere se la provate!

TORTA CIOCCOLATO E ALBICOCCHE
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
150 g di mandorle
50 gi di olio vergine di cocco (oppure altro olio) (questo qui, si trova anche nei negozi bio:http://www.ilgiardinodeilibri.it/prodotti/__kokosol-nativ-olio-di-cocco.php?gclid=CLqN5vbjir8CFQsEwwodH5QAlw)
40 g di malto di miglio (o di riso)
50 g di sciroppo d'agave
40 g di cacao amaro
2 uova bio
2 cucchiaini di lievito naturale per dolci
100 g di albicocche mature(pesate senza nocciolo)
vaniglia
un pizzico di sale

Per la copertura:
100 g di albicocche secche bio
rum o altro liquore a piacere
un cucchiaio di crema pura di mandorle
100 g di cioccolato fondente al 60%
un cucchiaio di olio di cocco (o latte vegetale)

Preparazione
Con una frusta mescolate le uova con i dolcificanti, l'olio di cocco, la vaniglia e il sale. Aggiungete il cacao e il lievito setacciati. Frullate a parte le mandorle fino ad ottenere una farina, mettete da parte. Frullate le albicocche. Unitele mandorle e albicocche al composto e mescolate.
Versate in uno stampo oliato e infarinato(con farina di riso) di circa 18-20 cm di diametro. Mettete in forno ben caldo a 180°C per circa 30-40 min. Fate la prova stecchino prima di estrarre la torta. 
Lasciate raffreddare. Nel frattempo mettete in ammollo in poco rum o acqua le albicocche secche sminuzzate. Scolatele, frullatele insieme alla crema di mandorle e se necessario un po' del liquido di ammollo o acqua tiepida. Dovrete ottenere una crema densa. Coprite con questa crema la superficie della torta. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato con l'olio di cocco della copertura. Quando sarà ben sciolto, versatelo sulla torta in modo da glassarla. Lasciate raffreddare in frigorifero.


venerdì 6 giugno 2014

Colazione energetica, sana, fresca e buona!

Spesso mi chiedete delle idee per la colazione. 
Oggi vi propongo la ricetta di un budino di riso ottimo sia per la colazione che per la merenda: è una ricetta glutenfree ricca di nutrienti (vedi le proprietà del riso qui: http://naturalbiosblog.blogspot.it/2014/02/il-riso.html), fresca e adatta quindi anche all'estate, già pronta e quindi veloce anche per i giorni in cui si va di fretta.




BUDINO DI RISO CON FRAGOLE

Ingredienti per 4 budini
1 tazza di riso semintegrale bio (io ho usato il Baldo delle Cascine Orsine)
1 tazza di latte di cocco (quello che si trova in lattina con un'alta percentuale di grasso
3 tazze di bevanda di riso e mandorla IsolaBio (o riso e cocco)
sale marino integrale
fragole
qualche cucchiaio di sciroppo d'agave o altro dolcificante (facoltativo)

Preparazione
Sciacquate il riso sotto l'acqua corrente. Scolatelo e mettetelo in una pentola d'acciaio con il latte  di cocco e il latte di riso e mandorla. Portate a bollore, salate (altrimenti il riso sarà insipido) e lasciate cuocere a fiamma bassa fino a completa cottura del riso. Mescolate ogni tanto in modo da evitare che attacchi sul fondo. Al termine deve restare un po' all'onda. Assaggiatelo e regolate il sapore secondo i vostri gusti: potete aggiungere della scorza di limone grattugiata, vaniglia o dolcificante a vostra scelta se lo ritenete necessario.
Versate negli stampini da budino leggermente pennellati di olio e lasciate raffreddare prima a T ambiente e poi in frigo.
Nel frattempo tagliate le fragole, conditele con un goccio di succo di limone e un cucchiaio di sciroppo d'agave.
Servite i budini con le fragole.

Buona colazione!

mercoledì 7 maggio 2014

Crostata frangipane per la festa della mamma

Lo so che non dovrebbe essere necessaria una festa per festeggiare la mamma, ma bsognerebbe rispettarla, amarla e ringraziarla ogni giorno. Ma perchè non approfittare di questa occasione per fare un piccolo segno del nostro affetto?

E' una festa molto antica, legata al culto delle divinità della fertilità che veniva celebrato proprio nel periodo dell'anno in cui il passaggio della natura dal freddo e statico inverno al pieno dell'estate dei profumi e dei colori (e della prosperità nelle antiche civiltà contadine) era più evidente. 
Nel diciottesimo secolo in Inghilterra la festività, chiamata "Mothering Sunday", coincideva con la quarta domenica di quaresima. In quell’occasione, tutti i bambini che vivevano lontano dalle loro famiglie, chi per imparare un mestiere e chi perché costretto a fare il servo per guadagnarsi da vivere, potevano ritornare a casa per un giorno. A poco a poco si è diffusa la tradizione di riunirsi a metà del periodo di quaresima per festeggiare la propria famiglia e soprattutto la mamma, considerata un elemento fondamentale dell’unione tra consanguinei. I ragazzi che facevano visita alle loro famiglie portavano alle mamme fiori o altro genere di regali.
In Italia la festa della mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Successivamente la festa è entrata a far parte del nostro calendario e, come in molti altri Paesi, viene celebrata la seconda domenica di maggio.
Con l'andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale purtroppo, però farla diventare un momento speciale dipende da noi e anche un'occasione per riflettere sulla figura ed il ruolo della "mamma" nella nostra società.
Ho preparato questa crostata un po' particolare e più ricca delle mie solite ricette, spero che vi piaccia.
Ho utilizzato le fragole dato che sono di stagione ma volendo in altri periodi dell'anno si possono sostituire con altra frutta matura e dolce.




RICETTA 
Ingredienti
Per la base di pasta frolla:
  • 115 g di farina integrale di farro
  • 115 g di di farina di farro tipo 0
  • 125 g di zucchero di canna integrale (io Dulcita di Altromercato)
  • 70 g di olio extravergine d'oliva delicato
  • 70 g di succo di mela limpido (o acqua)
  • 7 g di lievito naturale per dolci
  • sale marino integrale, un pizzico
Per il frangipane alla fragola:
  • 160 g di fragole frullate
  • 80 g di mandorle spellate e tostate
  • 60 g di fragole tagliate a cubetti piccoli
  • 60 g di farina di farro tipo 0
  • 60 g di datteri Medjoul (pesati senza nocciolo)
  • 60 g di pasta pura di mandorle chiara 
  • 4 g di lievito naturale per dolci (un cucchiaio raso scarso)
Per la copertura:
  • mezzo barattolo di marmellata di fragoline di bosco Rigoni
  • 250 g di fragole
 Preparazione
Setacciate insieme le farine e il lievito. Aggiungete lo zucchero di canna e un pizzico di sale. Impastate aggiungendo l'olio e il succo di mela. Dovete ottenere un impasto legato, morbido ma non appiccicoso. Se necessario aggiungete poco succo di mela fino ad otenere tale risultato.
Lasciate riposare. Intanto frullate le mandorle e mettetele da parte. Frullate anche i datteri e i 160 g di fragole del frangipane  e la pasta pura di mandorle fino ad ottenere una purea. Unite quest'ultima alle mandorle. Aggiungete la farina e il lievito setacciati insieme. Salate appena. Ora unite le restanti 60 g di fragole tagliate a cubetti e mescolate bene. Stendete la frolla e disponetela su di uno stampo da crostata da 26 cm di diametro. Bucherellate la superficie ed infornate in forno caldo a 180°C per 15 minuti. Estrate delicatamente lo stampo, ponetevi sopra il frangipane. Infornate nuovamente per circa 30 minuti. Fate raffreddaresu di una griglia. Cospargete la superficie con la marmellata di fragoline e poi decorate con le fragole. Se dovete consevare la torta per più di un giorno, vi consiglio di preparare un po' di gelatina con il succo di mela e l'agar agar e distribuirla sulla superficie della torta in modo da proteggere le fragole.

Tanti auguri a tutte le mamme!

domenica 15 settembre 2013

GRAZIE!

Oggi vi voglio RINGRAZIARE davvero per le emozioni ed energie che mi state trasmettendo in questi giorni e che mi ripagano dei sacrifici e dell'impegno che mi sta richiedendo portare avanti questi progetti in cui credo molto, nonostante fatica e difficoltà!

La vostra gioia nell'aver cominciato a fare il pane in casa con apprezzamenti da tutta la famiglia, fare dolci con degli ingredienti migliori soprattutto per i vostri bambini, la scelta consapevole di ciò che acquistate e anche i vostri suggerimenti e critiche costruttive per migliorare...GRAZIE di cuore ad ognuno di voi!

E per ringraziarvi vorrei lasciarvi questa ricetta golosa con la quale mi piace "gratificarmi" ogni tanto....ebbene sì, anch'io pecco di gola ogni tanto, eccome!

Ritengo che se MANGIARE BENE QUOTIDIANAMENTE sia la cosa migliore per la SALUTE del nostro corpo, TRASGREDIRE OGNI TANTO SENZA ECCESSI faccia bene allo SPIRITO.

Credo che LA RIGIDITA' MENTALE non sia cosa buona e che alla lunga schemi e regole troppo ferree comportino il fallimento o la punizione di sè stessi!

Ecco la ricetta: FICHI CARAMELLATI da abbinare con dei formaggi freschi a pasta molle (ricotta di pecora, squacquerone...) 


Sbucciate 1 Kg circa di fichi, tagliateli a metà e metteteli in un tegame coperti da 300 gr di zucchero di canna mascobado e 100 g di zucchero di canna grezzo (anche meno in base ai gusti e alla dolcezza dei fichi); lasciate macerare per un'ora circa fino a quando vedrete che lo zucchero inizia a sciogliersi; mettete il tegame sul fuoco e lasciatelo andare per circa 40 minuti. Potete aromatizzare con delle scorze di limone bio. Non dovete mescolare molto altrimenti i fichi si spappolano, ma giusto ogni tanto per non farli attaccare. Sono pronti quando il liquido inizia a diventare denso e a caramellare , (non bruciare) ma i fichi devono restare in parte a pezzi interi.

Tenete in considerazione che quando si raffeddano si addensano come le marmellate. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Sono ottimi consumati con i formaggi freschi tipo squacquerone (è una ricetta romagnola) o stracchino...

Se volete potete anche metterli nei vasetti e sterilizzarli in modo da averne anche per qualche altro peccato di gola!


Buona domenica,

Anna

martedì 2 luglio 2013

Pasticceria naturale




Per chi non avesse avuto ancora la possibilità di vedere il libro "Pasticceria naturale" scritto da Anna Marconato e Emanuela Sacconago, ecco il sito con l'indice del libro, foto, presentazioni... e per chi lo avesse già acquistato, tanti consigli per realizzare al meglio le ricette!

www.pasticcerianaturale.net

domenica 9 giugno 2013

Chocolate chip cookies dolcificati con stevia






Dopo la pubblicazione del mio articolo sulla stevia che ha suscitato parecchio interesse (http://naturalmenu.blogspot.it/2013/05/la-stevia-rebaudiana.html), molti di voi mi hanno chiesto di scrivere qualche ricetta per utilizzare le foglie di stevia essiccate. 

Nel libro "Pasticceria naturale" edito da Red! scritto da me ed E. Sacconago, c'è una ricetta di biscotti all'uvetta realizzata utilizzando la stevia in foglie essiccate come dolcificante in aggiunta all'uvetta sultanina.
Oggi vi propongo questa versione, decisamente light e sana rispetto all'originale, dei chocolate chip cookies, sempre con la stevia. Il risultato è un biscotto molto leggero e non molto dolce, forse non per tutti, soprattutto se golosoni (ne trovate tante sul libro Pasticceria naturale), ma per chi cerca un prodotto equilibrato. L'aggiunta di pochissimo sciroppo d'acero serve a mascherare il retrogusto caratteristico della stevia. 
Sul perchè scegliere ed utilizzare questo tipo di stevia, ne ho già parlato nell'articolo dedicato, comunque riassumendo si può dire che le foglie sono davvero naturali e presentano meno controindicazioni dei vari estratti concentrati. Per chi non riuscisse a trovare la piantina di stevia fresca, può provare ad acquistare questa qui: http://www.bio-salute.it/stevia-biologica-it/stevia-biologica-in-polvere-it.html

Ecco la ricetta dei CHOCOLATE CHIP COOKIES:

Ingredienti:
260 g di farina integrale
100 g di gocce di cioccolato (o cioccolato fondente al 70% in scaglie)
60 g di olio extravergine d'oliva DELICATO
140 g di latte di riso e nocciola Isola Bio
3 cucchiaini di sciroppo d'acero
3 g di lievito naturale per dolci
2,4 g di stevia in foglie essiccate e tritate
un pizzico di sale

Procedimento:
Mescolate la farina con il lievito e la stevia. Aggiungete l'olio miscelato con il latte di riso e lo sciroppo d'acero. Iniziate ad impastare. Aggiungete un pizzico di sale e le gocce di cioccolato. Formate un rotolo e lasciatelo riposare in frigorifero per 1 ora almeno.
Tagliate delle fette spesse circa mezzo centimetro. Disponete in una teglia da forno coperta con cartaforno e cucinate in forno preriscaldato ventilato a 180° C per circa 20 minuti, fino a quando inizieranno a dorarsi.
Lasciate raffreddare su di una gratella.

domenica 10 febbraio 2013

Le regole per un fritto buono e sano!


Anche quest'anno è arrivato Carnevale!
E chi l'ha detto che una cucina salutare non preveda occasionalmente una buon piatto fritto?
Quale occasione migliore del Carnevale per cimentarsi in preparazioni dolci e salate fritte?
Quello che conta è friggere nel modo corretto ed un buon cibo.
Quale olio scegliere?
Partiamo parlando del punto di fumo. Se un olio viene sottoposto ad un deciso innalzamento termico, raggiungendo il cosiddetto "punto di fumo", si idrolizza in glicerolo e acidi grassi. Questo determina il degrado del prodotto mediante la trasformazione del glicerolo in aldeide acrilica (acroleina). Questo fenomeno risulta visibile perchè l'acroleina appare sotto forma di fumo che si innalza dall'olio. Questa sostanza è tanto maggiore quanto più l'olio è ricco di acidi grassi insaturi, più sensibili al calore. L'acroleina è irritante per la mucosa gastrica e nociva per il fegato. 
E' importante inoltre sapere che il punto di fumo è inversamente proporzionale al contenuto di acidi grassi liberi e che il processo industriale di raffinazione elimina buona parte degli acidi grassi liberi, pertanto uno stesso olio non raffinato avrà un punto di fumo più basso rispetto al suo gemello raffinato. 
Esistono poi altri fattori che influenzano il punto di fumo: 
  • le miscele di oli 
  • la presenza di sale
  • più il tempo di riscaldamento è lungo e più il punto di fumo si abbassa
  • luce, ossigeno e temperatura di conservazione dell'olio incidono sul punto di fumo
  • la dimesione e la forma della padella
Fatta questa premessa possiamo dire con certezza che il grasso migliore per friggere è l'olio extravergine d'oliva, sia per la sua composizione in acidi grassi che per il suo punto di fumo che varia dai 160°C per un olio non raffinato fino a 210°C per uno che è stato raffinato industrialmente.
A questo punto probabilmente molti di voi avanzeranno due problematiche: 
  1. il sapore intenso dell'olio extravergine d'oliva: vi posso garantire che se l'olio è buono e il fritto è fatto in modo corretto, il gusto non verrà pregiudicato, neanche per la preparazione dei dolci;
  2. il prezzo: certamente su questo non vi posso dare torto: friggere con l'olio extravergine d'oliva ha un costo...però trattandosi di un piatto che non si mangia tutti i giorni e che solitamente i prodotti che si friggono non sono molto costosi e quindi si p comunque ottenere un pasto per la famiglia sano, saziante e con una cifra ragionevole nel complesso. Meglio concedersi il fritto una volta meno, ma quando lo si fà bisogna farlo con la testa
Altre norme da tenere presente per fare un buon fritto:
  • utilizzare solo una volta l'olio
  • friggere in abbondante olio
  • utilizzare una padella alta, magari una wok
  • tenere sempre d'occhio la temperatura dell'olio usando un termometro casalingo
  • immergere nell'olio non troppi pezzi alla volta per evitare che la temperatura si abbassi troppo compromettendo la riuscita del piatto che assorbirebbe molto olio
  • non lasciare mai l'olio in cottura senza cibo: nel caso in cui l'olio fosse pronto ma voi non abbiate ancora pronto il cibo da friggere, immergete un pezzetto di pane
  • la temperatura di frittura deve essere proporzionata anche alla grandezza dell'alimento: più alta se il cibo è piccolo
  • se non avete dimistichezza potete utilizzare le friggitrici che hanno un termostato che consente di impostare la temperatura e hanno un coperchio che ripara da eventuali  schizzi. Acquistate però un modello in cui si possa facilmente eliminare tutto l'olio dal cestello in modo da cambiarlo ogni volta
Bene!Ora che sapete tutti i segreti per un fritto perfetto cosa ne dite di qualche frittella di mela? 

Frittelle di mele

Ingredienti:
120 g di farina tipo 0 (di riso per versione gluten free)
20 g di amido di mais
140 g di acqua
60 g di malto di riso
un pizzico di sale
4 mele
cannella in polvere (facoltativo)
zucchero a velo
olio extravergine d'oliva per friggere

Preparazione:
Preparare la pastella con farina,l'amido di mais, l'acqua, il malto, il sale e la cannella in modo che sia abbastanza densa. Lasciare riposare in frigo per mezz'ora.
Sbucciare le mele ed eliminare la parte centrale con il cavatorsoli; tagliare delle rondelle di un centimetro di spessore. Passare prima le mele in poca farina, poi nella pastella e quindi friggerle in olio bollente finché risulteranno dorate e croccanti.
Servire ben calde con una spolverata di cannella o zucchero a velo.

sabato 5 gennaio 2013

Pinsa: il dolce della Befana

Nella mia famiglia il 5 gennaio si prepara un dolce tipico della tradizione veneta per l'arrivo della Befana. E' un dolce fatto di ingredienti semplici, principalmente la frutta secca avanzata dalle feste natalizie. Ogni famiglia ha la sua ricetta, io vi propongo la mia versione.
Forse non a tutti piacerà a causa della consistenza dovuta alla farina di mais...per noi è una tradizione e ci piace proprio per la sua semplicità!

PINSA

Ingredienti
  • 1/2 litro di latte di riso (o soia o avena)
  • 125 g di farina di mais fioretto
  • 60 g di farina tipo "0" (o di riso per la variante glutenfree)
  • 100 g di malto di riso (o altro dolcificante naturale)
  • 40 g di olio extravergine d'oliva delicato (o di mais)
  • 300 g di mele e pere a cubetti grossi
  • 100 g di uva secca ammollata in acqua
  • 75 g di fichi secchi tagliati a pezzetti
  • 30 g di pinoli sgusciati
  • 50 g di noci tritate grossolanamente
  • 30 cc di grappa (facoltativo)
  • 25 g di pane grattugiato
  • 1 bustina di lievito naturale per dolci
  • un pizzico di sale

Preparazione



Portare a bollore il latte con un pizzico di sale, l'olio ed il malto poi versarvi la farina di mais fioretto mescolando con una frusta. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare 10-15 minuti.
A parte setacciare la farina 0 e il lievito. Sminuzzare i fichi secchi e mescolarli nella farina 0 insieme all'uvetta precedentemente ammollata, le noci tritate grossolanamente, i pinoli e le mele tagliate a cubetti.
Quando il composto di mais è tiepido, aggiungervi gli ingredienti restanti e  versare in una tortiera (la tradizione vuole rettangolare) precedentemente oliata e cosparsa di pangrattato e cuocere in forno per 50-60 minuti circa a 180° C finché la superficie sarà leggermente dorata e croccante.