venerdì 17 maggio 2013

Facciamo la spesa



Spesso si pensa che per mangiare sano bisogna comprare chissà che cosa...che bisogna obbligatoriamente cambiare supermercato...invece basta semplicemente imparare a leggere le etichette, riconoscere un prodotto sano e buono e allora ogni momento e ogni luogo può essere un'occasione per fare acquisti intelligenti. 

Ricorda che il primo passo per avere una sana alimentazione è proprio fare la spesa giusta: quando avrai poco tempo o ti verrà un attacco di fame, dovrai trovare nella tua dispensa o nel tuo frigorifero solo cibo che ti possa saziare e nutrire. 

In questo modo:
non rischi di improvvisare pasti poco sani;
• è il modo migliore per organizzare i pasti della giornata, così puoi pianificare i menù quotidiani con più calma e senza perdere tempo prezioso;
• una buona lista della spesa ti aiuta a preparare in anticipo i piatti che si possono anche cucinare prima e ti fa risparmiare, evitando gli sprechi!
Se hai già in mente di preparare delle ricette particolari, indica sulla tua lista le quantità degli ingredienti che ti servono. Per chi è già abituato a farla, un altro modo per organizzare ancora meglio la lista della spesa è partire dal menù settimanale: è un metodo che ti permette di preparare dei pasti più sani perché hai modo di pensare con anticipo a come bilanciare al meglio i diversi alimenti. In più risparmi tempo non dovendo pensare ogni giorno a "cosa cucino oggi?!".
Il nostro servizio di dinner planner è un aiuto concreto a fare tutto questo.
Nel corso introduttivo della scuola di cucina invece, troverete un articolo dettagliato sugli ingredienti, su come leggere le etichette e come conservare i prodotti. 
Qui invece un reportage in giro per i supermercati più noti per dimostrare che anche nella grande distribuzione si trovano ormai prodotti validi, basta cercarli e riconoscerli e non cacciare nel carrello la prima cosa che cattura la nostra attenzione o golosità. 
Non sono stati fotografati volutamente frutta e verdura fresca che ovviamente devono rappresentare la maggior parte del carrello della spesa; sciegliete prodotti di stagione, variate la tipologia e l'uso. 
Io acquisto la maggior parte della mia spesa attraverso il Gruppo di Acquisto Solidale che mi permette di avere un rapporto qualità prezzo ottimo ma anche di aiutare il piccolo produttore, ancor meglio se a km zero, sostenendolo. Tuttavia capisco che questa scelta non è applicabile da tutti e che è un po' impegnativa, ecco il perchè di questo articolo.
Qui di seguito le fotografie di alcuni prodotti acquistabili in diversi supermercati, quindi non c'è nessun fine pubblicitario o favoritismi per una o l'altra marca, sono solo degli esempi.

Buona spesa!  

lunedì 13 maggio 2013

Buono e giusto 2013

Domenica 12 maggio siamo stati a "Buono e giusto", giornata del consumo consapevole e sostenibile.
Durante la mattinata abbiamo organizzato un mini corso teorico dimostrativo GRATUITO per imparare a realizzare un menù SANO, BUONO, CONSAPEVOLE, ECONOMICO E VELOCE
E' stata una bella esperienza, un bell'ambiente e una buona finalità. 
Inoltre è servito per imparare a lavorare anche in situazioni impensabili...guardate le foto :-)
Alla prossima occasione!
 

martedì 7 maggio 2013

La Stevia Rebaudiana


La Stevia rebaudiana Bertoni è originaria della valle del Rio Monday nel Nord-est del Paraguay. Le prime notizie sull’esistenza di questa pianta risalgono al suo uso da parte degli indigeni Guaranì che la chiamavano erba dolce e la utilizzavano per  coprire il gusto amaro dell’Ilex paraguayensis con cui  preparavano un infuso chiamato: “Mate” (il the del Paraguay).

 La Stevia rebaudiana  è un’Asteracea, descritta dapprima dal botanico paraguayano M. Santiago Bertoni (1857-1929), come Eupatorium rebaudianum, fu poi esattamente classificata, nel genere Stevia, da William Botting Hemsley (1843-1924), ricercatore inglese dell’Orto Botanico di Kew. Il nome della specie, "rebaudiana", le è stato conferito in omaggio al chimico Rebaudi che per primo studiò le caratteristiche chimiche delle sostanze edulcoranti contenute nella pianta. 
Sono state descritte più di 150 specie di Stevia, ma la rebaudiana è l'unica con importanti proprietà dolcificanti. Nelle foglie sono presenti ben quattro sostanze edulcoranti: dulcoside A, rebaudioside A, rebaudioside C e stevioside.
 La Stevia è una pianta perenne, poco resistente al gelo, che si presenta come una piantina di poche pretese, vagamente simile ad una pianta di basilico, dalle foglie verdi.


I punti di forza della Stevia potrebbero essere riassunti: 
  • non apporta calorie
  • nell’uomo lo stevioside, pur se assunto ad alti dosaggi, farebbe mantenere inalterati i valori della glicemia ematica (Geuns, J.M.C. Exp Biol Med. 2007) e sarebbe inoltre provata la capacità dello stevioside, di abbassare la glicemia in individui affetti da diabete di tipo 2 (Gregersen, S. Metabolism. 2004).
  • i derivati della Stevia sono in grado di abbassare i valori della pressione arteriosa in soggetti ipertesi, come dimostrano diversi studi scientifici (Hsieh, M. H. Clin Ther. 2003; Chan, P. Br J Clin Pharmacol)
  •  non provoca carie e placca dentale
  • sopporta alte temperature

In Europa la sua commercializzazione come additivo alimentare è stata autorizzata nel 2011, dopo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito che la stevia non è né cancerogena né tossica; nel 2012 è stata autorizzata la produzione e la vendita di stevia nell'Unione Europea come dolcificante alimentare.

In commercio si possono trovare: 
  • Foglie fresche
  • Foglie in polvere (20/30 volte più dolci dello zucchero) 
  • Estratto in polvere (200/300 volte più dolce dello zucchero) 
  • Concentrato liquido da estrazione acquosa e/o idroalcolica (circa 70 volte più dolce dello zucchero).
Vediamo le differenze.
Le foglie fresche possono essere immerse in bevande calde.Si trovano in vendita le piantine nei vivai.
Le foglie essiccate e tritate hanno un potere dolcificante 20 volte circa quello del saccarosi . Si trovano in commercio nei negozi biologici ma anche on line. Oppure si possono essiccare e poi tritare quelle della propria piantina.
Gli estratti in commercio (in polvere o liquidi) sono composti invece dal glucoside dello steviolo, estratto dalla stevia, e da altri componenti ed hanno un potere dolcificante da 70 a 300 volte superiore a quello dell zucchero. Il glucoside dello steviolo è un additivo approvato e liberamente utilizzabile in prodotti alimentari. La stevia intesa invece come la polverizzazione delle foglie essiccate non è  considerato additivo alimentare, ma nulla vieta di usarlo, di produrselo o acquistarlo. Essendo infatti la stevia classificata come additivo alimentare, ne viene testato solo il principio attivo, non le foglie così come sono, che quindi rimangono al momento fuori dagli studi. Non la potremo però trovare sotto questa forma, per ora, tra gli ingredienti dei prodotti industriali in commercio.
L'FDA e l' UE non dicono di non usarla o che è pericolosa, semplicemente non è ancora stata testata e quindi non può essere GRAS cioè “Generally Recognized As Safe”.  Questa procedura, che riguarda qualunque sostanza alimentare, accade in realtà per molte altre piante che utilizziamo correntemente come quelle di menta, delle quali sulla FDA si trovano solo gli estratti di mentolo e non la menta officinale in foglie.

Dimostrazione delle proprietà benefiche e per nulla nocive delle foglie di stevia è inoltre l'evidenza dell’uso che si fa di foglie fresche e secche nella medicine orientali da centinaia di anni.
Gli edulcoranti in commercio a base di estratti concentrati in polvere o in sciroppo hanno infatti due difetti: quelli puri presentano un marcato gusto di liquirizia e sono difficili da utilizzare ottenendo un prodotto gradevole, mentre la maggior parte di quelli venduti come stevia nei grossi supermercati in realtà nascondono altri edulcoranti (come aspartame, acesulfame...) davvero poco salutari.
Ecco perchè i ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Laboratorio UTAGRI-INN del Centro di Ricerche ENEA della Casaccia, stanno studiando la messa a punto di un metodo di estrazione, purificazione e formulazione degli stevioli glicosidi a partire da foglie di Stevia rebaudiana Bertoni.
Gli estratti attualmente commercializzati, sonstengono, sono infatti perlopiù di origine asiatica e non sempre rispondono a criteri di qualità in termini di efficacia e sicurezza. In un articolo in uscita sulla rivista internazionale “Journal of the Science of Food and Agricolture” è stato inoltre messo in evidenza come gli estratti di stevia prodotti secondo le procedure messe a punto dai ricercatori dell’Ateneo pisano siano caratterizzati non solo da un elevato contenuto di composti dolcificanti, ma anche da un elevato potere antiossidante.
Benché sia un prodotto  senza effetti collaterali, se assunto a dosaggi ragionevoli (fino a 4 mg/kg di peso corporeo al giorno per quanto gli adulti mentre per i bambini europea di età compresa tra 1 e 14 anni l’esposizione varia da 1,7 a 16,3 mg/kg di peso corporeo al giorno), e preferibile rispetto allo zucchero e soprattutto ai dolcificanti sintetici, tuttavia bisogna fare attenzione a consumare dolcificanti senza calorie che in realtà fanno crescere l’appetito e rischiano di far mangiare di più di quanto si vorrebbe (vedi anche prodotti light) a causa dei meccanismi dell’insulina e al suo innalzamento-abbassamento e a una specie di compensazione interiore.
Qualche perplessità la manifesta Anna Villarini, ricercatrice dell’Istituto tumori di Milano, reparto di epidemiologia. «Uno studio danese ha evidenziato che la Stevia stimola la produzione di insulina e ciò determina oltre a picchi insulinici durante la giornata - che, ripetuti nel tempo, rappresentano fattori di rischio per le malattie oncologiche e cardiovascolari - anche la liberazione di insulina che, in assenza di glucosio, induce l’abbassamento della glicemia nel sangue e nel giro di poco tempo insorge la fame di dolci».
In conclusione, la soluzione veramente naturale e fisiologica per alimentarsi correttamente è imparare, anche con gradualità, a riscoprire i veri sapori di cibi e bevande, dolcificando solo il minimo indispensabile e dove possibile con il sapore dolce naturale della frutta in alternanza a dolcificanti VERAMENTE naturali, il meno lavorati possibili e il più integri possibili.


Bibliografia
Jeppesen, P. B., Gregersen, S., Alstrup, K. K., & Hermansen, K. (2002). Stevioside induces antihyperglycaemic, insulinotropic and glucagonostatic effects in vivo: studies in the diabetic Goto-Kakizaki (GK) rats. Phytomedicine 9(1), 9−14.Lailerd, N., Saengsirisuwan, V., Sloniger, J. A., Toskulkao, C., & Henriksen, E. J. (2004). Effects of stevioside on glucose transport activity in insulin-sensitive and insulinresistantrat skeletal muscle. Metabolism 53(1), 101−107.
Geuns, J.M.C., Buyse, J.,Vankeirsbilck,A., & Temme, E. H.M. (2007).Metabolism of stevioside by healthy subjects.
Exp Biol Med 232(1), 164−173.

Gregersen, S., Jeppensen, P.B., Holst, J.J. & Hermansen, K. (2004) Antihyperglycemic effects of stevioside in type 2 diabetic subjects. Metabolism, 53, 73–76.
Hsieh, M. H., Chan, P., Sue, Y. M., Liu, J. C., Liang, T. H., Huang, T. Y., et al.
(2003). Efficacy and tolerability of oral stevioside in patients with mild essential hypertension: a two-year, randomized, placebo-controlled study. Clin Ther 25(11), 2797−2808.
Barriocanal, L. A., Palacios, M., Benitez, G., Benitez, S., Jimenez, J. T., Jimenez, N., et al. (2008). Apparent lack of pharmacological effect of steviol glycosides used as  sweeteners in humans. A pilot study of repeated exposures in some normotensive and hypotensive individuals and in Type 1 and Type 2 diabetics. Regul Toxicol Pharmacol 51(1), 37−41.
(Safety evaluation of certain food additives / prepared by the sixty-third meeting of the Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives (JEFCA). World Health Organization, Geneva, 2006)

DRAFT ASSESSMENT REPORT APPLICATION A540 STEVIOL GLYCOSIDES AS INTENSE SWEETENERS Food Standards Australia and New Zealand Food (FSANZ). Canberra,
3-07 23 May 2007

Clos JF, DuBois GE, Prakash I.J Photostability of rebaudioside A and stevioside in beverages. Agric Food Chem. 2008 Sep 24;56(18):8507-13. Epub 2008 Aug 22.
"Stevia: l'invasione commerciale e la legislazione attuale", www.erbaviola.com 
"La stevia", Vita e salute
Gli additivi alimentari, Macro Edizioni
"L'alternativa naturale allo zucchero" Ray Sahelian, Donna Gates



lunedì 6 maggio 2013

Vincitori della gara di torte

 
All’inizio di marzo abbiamo indetto attraverso il web una divertente gara di torte, che avesse come condizione fondamentale l’utilizzo della pasta madre.
Abbiamo ricevuto moltissime mail ma abbiamo potuto sceglierne solo 10.
Prima di presentarvele, desideriamo ringraziare tutti i numerosi partecipanti: blogger, appassionati, sperimentatori. Grazie, grazie, grazie!


Ecco le ricette vincitrici che verranno pubblicate nel libro "Il lievito madre" scritto da Anna Marconato ed Emanuela Sacconago, edito da Il Castello editore::

Strudel mele e pere al cacao di Alice Grandi http://biggreenkitchen.wordpress.com/
Torta alle prugne di Felicia Sguazzi  http://ledeliziedifeli.wordpress.com/
Torta cocco- cranberries di Riccardo Astolfi http://pastamadre.blogspot.it/
Kugelhupf di Elisa Spadola http://lamiacucinaetica.blogspot.com/
Torta saracena di Daria Voltazza http://www.goccedaria.it 
Ciambella di mele di Caterina Carraro  http://ilmondodici.blogspot.it
Crostata di pere di Chiara Rizzo  http://naturalfoodchiara.blogspot.it/ 
Stollen di Paola Colombo 
Buccellato lucchese di Marina Daniele http://www.gioiadivivere.it/ 
Torta di rose mele e fragole di Carolina Novello http://quartosensocafe.blogspot.it/

Ora attendiamo la pubblicazione del libro il 6 giugno!
Oltre a queste ricette troverete altre 10 ricette di dolci e 20 ricette salate tutte con lievito madre!
Ovviamente nei capitoli introduttivi verrà spiegato nel dettaglio come utilizzerlo e anche come reperirlo!




Esito della serata con Marco Bianchi

Grazie alla vostra numerosa partecipazione e solidarietà abbiamo raccolto 930 € devoluti per "Lo studio sul ruolo bioattivo di antocianine e polifenoli nel favorire la salute umana" condotto dalla dottoressa Elena Dogliotti presso l’Università degli Studi di Milano.

Qui trovate il video integrale della conferenza e anche la nostra breve intervista: