mercoledì 9 gennaio 2013

Lo studio (ZOOM8) sull'alimentazione e l'attività fisica dei bambini della scuola primaria.

L'Istituto Superiore della Sanità ha pubblicato uno studio (ZOOM8) sull'alimentazione e l'attività fisica dei bambini della scuola primaria. 
Ancora una volta i risultati confermano la necessità di promuovere nei bambini quello stile di vita e quelle abitudini alimentari caratterizzanti la VERA dieta mediterranea!
Riporto qui sotto alcuni passaggi chiave dello studio.



"Il termine “dieta mediterranea” è stato ampiamente utilizzato per descrivere le abitudini alimentari tradizionali delle popolazioni che vivono nell’Italia del Sud, a Creta e in altri Paesi mediterranei a partire dagli anni sessanta. I benefici della dieta mediterranea per la salute sono stati dimostrati in numerosi studi, il più importante dei quali è il “Seven Countries Study” condotto da Ancel Keys negli anni Ottanta. La dieta mediterranea è caratterizzata da un consumo abbondante di cibi di origine vegetale: frutta, principalmente quale tipico dessert (fine pasto/dolce) giornaliero; verdure; pane e altri tipi di cereali; legumi; nocciolame e semi. Include anche l’olio di oliva quale principale fonte di grasso, consumi moderati di prodotti caseari (principalmente formaggio e yogurt), da un basso a un moderato consumo di pesce e pollame, carne rossa in piccole quantità e un consumo da basso a moderato di vino, normalmente durante i pasti. Il modello alimentare mediterraneo è anche caratterizzato da un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi, un rapporto bilanciato di (n-6):(n-3) acidi grassi essenziali e alte quantità di fibra e antiossidanti, quali le vitamine E e C, di resveratrolo, polifenoli, selenio e glutatione

Lo studio ZOOM8, utilizzando l’indice KIDMED, ha mostrato uno scarso livello di aderenza dei bambini italiani alla dieta mediterranea. Questi risultati sono principalmente spiegabili con i consumi inferiori rispetto alle raccomandazioni, di legumi, verdura e frutta. Elevato, invece, è il consumo di dolci, caramelle e bevande zuccherate varie volte al giorno (più della metà del campione) e un bambino su cinque non fa colazione. È stata rilevata un’associazione positiva tra il grado di istruzione dei genitori e l’aderenza alla dieta mediterranea. Per quanto riguarda lo stile di vita è emerso che l’aderenza alla dieta mediterranea diminuisce all’aumentare del tempo dedicato ad attività sedentarie (TV e computer). Anche il fruire della mensa è risultato associato positivamente con l’aderenza alla dieta mediterranea. Alla luce di tutto ciò emerge la forte necessità di azioni volte a promuovere nei bambini quello stile di vita e quelle abitudini alimentari caratterizzanti la dieta mediterranea."
Per approfondire il testo integrale dello studio: http://www.iss.it/binary/publ/cont/12_42_web.pdf

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