venerdì 7 marzo 2014

Riflessioni sul servizio delle Iene sul caso di Antonio e l'alimentazione vegana



Era da un po' di tempo che pensavo di scrivere un articolo che chiarisse un po' di cose ed oggi, dopo il servizio delle Iene http://goo.gl/Y6mrcC sulla guarigione di Antonio dal tumore grazie all'alimentazione vegana crudista, penso proprio sia arrivato il momento.

Dico subito che io certo non sono nessuno per dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, cosa  sia scienza e cosa non lo sia, quello che scriverò qui ora è il mio pensiero OGGI, frutto di quanto ho studiato ed appreso negli anni durante la mia formazione sia universitaria che parauniversitaria, molto aperta e varia. Sottolineo l'oggi perchè per fortuna la scienza e gli studi proseguono e si deve sempre mettere in discussione le proprie idee quando ci sono dati e prove, perciò può essere che nel futuro ci saranno studi scientifici che metteranno in luce aspetti nuovi di questi argomenti che potrebbero portare a nuove visioni e conclusioni. 

Comunque tornando all'oggi, ritengo che senza ombra di dubbio si possa affermare che l'alimentazione sia una delle armi con cui PREVENIRE  e CURARE molte malattie soprattutto quelle in cui c'è un rapporto così stretto di causa effetto. Una sana alimentazione permette all'organismo di stare in equilibrio ed avere diversi sistemi fisiologici per combattere le patologie. Pensate alla febbre ad esempio, è una delle reazioni che il nostro sistema immunitario mette in atto, ma ce ne sono molte altre che avvengono senza che noi ce ne accorgiamo. Certamente se il nostro organismo è sottoposto a continui stress psico- fisici, oppure è già impegnato a tenere a bada malattie autoimmuni  e/o non è neanche ben nutrito, farà sempre più fatica a svolgere le sue funzioni di difesa tra cui anche quella di bloccare sul nascere processi tumorali. 
Nutrito non vuol dire essere in carne, ma avere un'alimentazione varia, composta di cibi di stagione, integri, in grado di dare fibre, vitamine, minerali, carboidrati, proteine, lipidi... insomma, tutto quello che serve alla nostra "macchina" per funzionare e nelle giuste proporzioni. 

Altrettanto provato è che una sana alimentazione debba includere CIBO VERO ed INTEGRO con  tantissime verdure fresche di stagione, frutta di stagione e anche dare ampio spazio a cereali integrali e proteine vegetali (legumi in primis) e ridurre di molto le proteine animali (max un 20%), evitando il junk food, i cibi conservati, lavorati e trattati. Per approfondire leggete qui: http://naturalbiosblog.blogspot.it/2014/01/pillole-di-sana-alimentazione.html



Da questo a dire che l'alimentazione vegana-crudista sia la soluzione a tutte le malattie e per tutte le persone è ancora una congettura e non una conclusione scientifica e rischia di alimentare false speranze. Certamente passare da una alimentazione in cui si mangia tutti i giorni soppressata e carne alla brace ad una vegana crudista seguita da uno specialista, comporta sicuramente un notevole dimagrimento, depurazione e riduzione dell'infiammazione che può aiutare una persona come Antonio, durante la lotta contro un tumore, ma dire che la dieta vegan/crudista sia stata l'unica fonte di guarigione è tutt'altra cosa da dimostrare o ancor più impossibile da generalizzare. 
Quello che non trovo corretto è far passare il messaggio che chi ha un'alimentazione vegana è al sicuro dai tumori o addirittura può abbandonare le terapie. Questo tuttavia non vuol dire che un'alimentazione vegana se seguita da professionisti e ben condotta non sia salutare, così come lo può essere anche un'alimentazione onnivora basata su quanto detto sopra e che preveda la maggior parte di proteine vegetali piuttosto che quelle animali...ma il discorso salutare o no non si può ridurre solo a questo aspetto, ve ne sono molti altri da prendere in considerazione (es. cibi raffinati, zuccheri...), tra cui anche il fatto che spesso i vegetariani/vegani sono molto più attenti a ciò che mangiano nel complesso, rispetto all'onnivoro medio che oltre a mangiare proteine animali in quantità eccessive spesso mangia anche tante schifezze, poche verdure e poche fibre.

Gli studi di Campbell, autore di The China study, ai quali spesso ci si riferisce per dimostrare questo, sono molto interessanti  ma poi purtroppo le conclusioni sono state un po' amplificate nel momento della diffusione popolare del messaggio. Mi spiego meglio. 
27 anni di studi e ricerche epidemiologiche svoltesi in Cina, documentati in una vastissima monografia di più di 800 pagine, vengono riassunti in "proteine animali no".... un po' troppo generica come conclusione: non è assolutamente in discussione l' opportunità di ridurre drasticamente il consumo di cibi animali, ma se è il caso di eliminarli tutti indistintamente e completamente in tutte le persone sembra più una congettura e non una conclusione ricavata dai dati. Inoltre sostenere che tutte le malattie siano dovute all'assunzione di proteine animali...bhe mi sembra un po' troppo. Vi sono anche altre cose nel libro che dimostrano una generalizzazione e una forzatura nelle conclusioni così come ci sono interessantissime considerazioni, ad esempio la visione olistica del cibo, della malattia e della medicina. Ma torniamo all'argomento dell'articolo...

Detto questo l'alimentazione dovrebbe essere una delle terapie che l'oncologo dovrebbe prescrivere alle persone affette da tumori, sicuramente, per tutti i motivi indicati in precedenza e più in generale l'alimentazione dovrebbe essere il primo farmaco naturale. Pensate ad esempio alle ipercolesterolemie dove anche le linee guida dicono che prima di dare le statine bisognerebbe provare con l'alimentazione e il movimento, ma quanti lo fanno? Anche per il diabete si riescono ad ottenere dei buoni risultati perchè l'alimentazione corretta aiuta a tenere sotto controllo la malattia e le conseguenze. Infine per quanto riguarda i tumori, ad esempio da anni all'Istituto Tumori di Milano si conducono studi (Progetto Diana, Progetto Tevere) su questo, cioè su come un certo tipo di alimentazione possa aiutare anche nel caso di recidive o durante le cure mediche antitumorali. Probabilmente in una situazione come quella di Antonio, il cambiamento radicale ha dato un grosso aiuto al suo organismo. L'ideale sarebbe imparare e mettere in pratica una sana alimentazione fin da piccoli, senza estremismi ed ognuno secondo i propri bisogni, perchè, come ha anche detto onestamente Antonio, ognuno di noi è diverso e ognuno di noi può giovare di alcune cose e di altre no. L'alimentazione non può ridursi ad una regola uguale per tutti. 
Certamente sarebbe utile che la ricerca scientifica investisse tempo e denaro per dare maggiori dati e risposte concrete sul rapporto tra alimentazione e tumori. 

Nel servizio delle Iene si parla poi anche di acqua alcalina, bhe di questo dico solo che c'è poco da dire... magari un'altra volta ne parlerò. Intanto leggetevi questo prima di rimpinzarvi di bicarbonato ;-) 

http://www.airc.it/cancro/disinformazione/bicarbonato/

A questo punto vorrei spiegare allora perchè nei miei libri di ricette (http://www.naturalbios.it/multimedia.html), in particolare quello della pasticceria, e durante i corsi di cucina, le ricette sono prevalentemente vegane. Riassumendo, per non dilungarmi troppo, dico che i dolci sarebbero da ridurre il più possibile o meglio essere occasionali, ma purtroppo ormai siamo abituati al biscottino, alla merendina, al dolcino dopo pasto quotidiano e allora se non si riesce a ridurre il dolce alle grandi occasioni, meglio allora cercare di fare in casa qualcosa di gradevole ma di qualità e leggeri, senza andare ad accumulare zuccheri raffinati, grassi saturi e proteine animali quotidianamente. Allora perchè non imparare a fare dei dolci più equilibrati, che incidano meno sulla glicemia, con ingredienti meno raffinati? Le uova nella maggior parte delle ricette non servono, basta solo imparare tecniche ed impasti nuovi e il risultato è ottimo. L'uovo preferisco mangiarlo come secondo piatto durante il pranzo piuttosto che trovarlo in ogni preparazione dolce o salata quotidiana (polpette, pastelle, pasta fresca, dolci, gelati...). Ricordate come sempre gli eccessi fanno male e io penso anche gli estremismi. Quindi se siete in salute e vi mangiate la torta di compleanno, si presume una volta all'anno, non succederà nulla se è di quelle classiche (ma fatte con ingredienti veri, non quelle industriali piene di aromi e conservanti e ingredienti sconosciuti), un po' strong, ma se a colazione e durante la giornata vi piace concedervi qualche cosa di dolce è meglio che impariate a preparare qualcosa che vi possa appagare ma che incida meno sulla vostra salute. Questa cosa non vale solo per i dolci, ma anche per tutte le preparazioni. 


Io penso inoltre che il cibo debba essere rispettato e valorizzato: se utilizzo certi ingredienti in una ricetta, si devono sentire e non devono essere coperti da aromi, zuccheri o grassi. Se iniziate a mangiare pane fatto in un certo modo, dolci senza zuccheri raffinati e senza burro, vedrete che poi non riuscirete più ad apprezzare questo tipo di prodotti, tutti uguali, piatti e finti.



Ritengo anche che sia importante imparare a conoscere alimenti che per la maggior parte delle persone sono sconosciuti ma che possono essere invece una valida alternativa per variare la propria alimentazione: se conosco tanti alimenti, potrò preparare ricette e piatti sempre nuovi e stagionali, se invece mi limito a fare corsi di cucina sulla pasta, carne e pesce, non potrò altro che continuare a conoscere quello.

Un altro buon motivo che mi spinge a proporre questo tipo di cucina è la richiesta delle persone che hanno allergie e patologie che le portano a dover escludere molti alimenti: pensate ai celiaci, ai diabetici, agli allergici alle uova o al latte tanto per fare degli esempi. Dare delle alternative possibili e gustose a queste persone, evitando loro di acquistare prodotti di pessima qualità che per sopperire a certi alimenti abbondano con altri ben poco salutari, credo sia importante. 







In questo articolo volutamente non ho affrontato la questione etica dato che quella è una libera ed ammirevole scelta ma che deve essere sempre fatta con coscienza e conoscenza per garantire la propria salute e che non è correlata a quanto trattato in questo articolo e nel servizio delle Iene.
Mi auguro davvero con tutto il cuore, dato che ogni giorno mi impegno per la divulgazione di una sana alimentazione, che ci siano presto numerosi studi scientifici e testimonianze come quella di Antonio per dare dimostrazione e prove concrete a chi ancora pensa che l'alimentazione non sia determinante nella salute.


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